Giro d’Italia 2023, per i ciclisti nessuna tappa in Sicilia

Qualche mese fa è stata presentata l’edizione 2023 del Giro d’Italia, con un percorso che, però, ha portato in dote non poche critiche.

Il motivo è presto detto, dal momento che rispetto agli anni passati, nell’edizione 2023 non si correrà in Sicilia. Se da un lato, infatti, il solo sconfinamento sarà quello in Svizzera, previsto in una delle tappe di montagna con l’arrivo in quel di Crans Montana il prossimo 19 maggio e la partenza da Sierre nella mattinata seguente, non si andrà in alcun modo al di fuori del territorio dello Stivale.

Tante città si stanno preparando a questo appuntamento tra cui anche Bra, che aspetta il Giro d’Italia con una rassegna di eventi dedicata in attesa della tappa del 18 maggio, da cui partire la tappa che finirà poi a Rivoli: scegli cuneodice.it per scoprire il meglio della città e restare aggiornati sugli eventi organizzati in vista del passaggio della carovana rosa. L’attesa, come si può facilmente intuire, è tanta, ma purtroppo non sarà soddisfatta in tutte le regioni italiane.

La prima metà al centro-Sud, ma non in Sicilia

Si rispecchia senz’altro la tradizione, che vuole come la prima parte della ben nota corsa rosa si svolga al Centro-Sud, mentre la seconda parte si terrà sulle strade del Nord, con il grande finale legato chiaramente a una serie di tappe di montagna che promettono spettacolo e tante emozioni e in cui, con ogni probabilità, si deciderà anche la stessa gara. Le polemiche, però, riguardano il fatto che l’edizione 2023 andrà a coinvolgere 17 delle 20 regioni d’Italia. Ne restano fuori ben tre e non sono certo assenze di poco conto, dato che non si correrà sulle strade della Calabria, della Sicilia e della Sardegna.

Cosa è successo nell’edizione 2022

L’anno scorso le cose sono andate in maniera diversa, dato che due tappe erano in programma in terra sicula. Da un lato, va detto che uno dei principali appuntamenti offerti come “antipasto” al Giro, ovvero il Giro di Sicilia, si svolge anche quest’anno ed è senz’altro un bel modo per riportare il ciclismo di alto livello e la passione in questa regione.

D’altro canto è giusto ricordare come, nell’edizione 2022 della corsa rosa, sono state ben due le tappe in cui i corridori sono transitati in Sicilia, che hanno lasciato emozioni e uno spettacolo impossibili da dimenticare. Bellissima la tappa che ha visto la partenza da Avola e che invece prevedeva la conclusione sull’Etna, in cui i ciclisti sono passati da alcune città che hanno fatto parte del Barocco Siciliano, senza dimenticare anche come sono state toccate varie aree della necropoli di Pantalica. In tutti e due i casi si tratta di siti che rientrano appieno nell’elenco dei Patrimoni Unesco in Sicilia. I corridori hanno potuto poi scoprire diverse strade in provincia di Catania, per poi affrontare la rampa finale dell’Etna, con un percorso del tutto inedito.

A trionfare nella tappa da Avola all’Etna, che ha portato i corridori a raggiungere il Rifugio Sapienza, è stato il corridore tedesco Lennard Kamna, che si è imposto al fianco di Juan Pedro Lopez, con oltre 30 secondi sugli avversari.

E proprio in quell’occasione, lo spagnolo Pedro Lopez si è preso anche la maglia rosa, davanti a Kamna.

La quinta tappa, quella che partiva da Catania e vedeva l’arrivo a Messina, ha visto un italiano sfiorare la vittoria. Si tratta di Giacomo Nizzolo, che è andato vicinissimo al successo in terra sicula, con un terzo posto che ha lasciato certamente un po’ di delusione.

A vincere è stato il francese Arnaud Demare, davanti a Fernando Gaviria e proprio al ciclista milanese della Israel.